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Una moderna piscina richiede un mantenimento non proprio facilissimo da gestire, dati i mille fattori che concorrono nella sua salute e nel suo benessere nel tempo.
Un ruolo chiave nel benessere della piscina lo svolge il cloro, sostanza chimica particolarmente cruciale: a cosa serve, perché è importante e in quante dosi va applicato?
Consideriamo la risposta a tali quesiti in questo breve, ma interessante articolo, fornendo una panoramica esaustiva e partendo innanzitutto con lo spiegare l'importanza del bilanciamento del pH dell'acqua e quali sono i prodotti per la manutenzione della piscina.
Per spiegare al meglio il ruolo del cloro in piscina, è necessario partire da una breve considerazione sul pH dell'acqua della piscina che, in seguito, verrà edulcorata dal cloro.
Si può tranquillamente affermare che tutto parte dal pH, parametro essenziale per consentire una disinfezione ottimale della piscina stessa: esso viene espresso mediante una scala che va a 0 a 14, dove i valori che vanno a 0 a 6 rendono l'acqua a pH acido, mentre quelli che vanno da 8 a 14 rendono l'acqua a pH basico, con 7 valore neutro e quindi ottimale.
Se il pH dell'acqua della piscina risulta essere alto o basso, i bagnanti possono manifestare irritazione alla pelle e agli occhi a causa della ridotta disinfezione dell'acqua. Ma cosa fare quando la soglia del pH è troppo bassa o troppo alta?
Esistono diversi metodi per riequilibrare l'alcalinità o l'acidità dell'acqua: ad esempio, si possono utilizzare i cosiddetti correttori di pH+ o di pH-, a seconda dei valori che le cartine indicatrici hanno rivelato.
Il perfetto bilanciamento dell'acqua permette una sua purificazione ottimale ed efficace grazie all'azione disinfettante del cloro, senza dubbio il miglior strumento a disposizione per spazzare via ogni traccia batterica dalla superficie della piscina.
Tuttavia, non basta utilizzare il cloro in maniera asettica, lasciando che faccia il suo corso: serve una certa regolarità e costanza nel suo utilizzo, per mantenere l'acqua della piscina con i corretti valori di cloro al suo interno.
Questo è importante per molti motivi: bisogna innanzitutto tenere presente che l'acqua della piscina è particolarmente soggetta all'azione di microrganismi provenienti dal giardino, dalla fuliggine o dalla semplice sporcizia non ancora rimossa, elementi che permettono la facile infiltrazione dei batteri all'interno dell'acqua.
Conoscere nel dettaglio le modalità esatte per inserire il cloro e gli intervalli di tempo nei quali effettuare tale operazione, insieme all'importanza dell'impiego di un telo di protezione, incide significativamente sulla salute dei bagnanti.
Innanzitutto, è bene monitorare a cadenza settimanale i valori di cloro in piscina, oltre alla concentrazione di pH dell'acqua.
Bisogna tenere presente che, durante i mesi estivi, il pH dell'acqua tende ad aumentare a causa di altri fattori, come la presenza di un maggior numero di bagnanti nell’acqua. Non solo, il consumo del cloro aumenta naturalmente a causa dell'azione dei raggi UV sulla sua superficie: pertanto, specialmente in estate, è opportuno aumentare i valori di cloro da inserire in acqua, in modo tale da tenere conseguentemente bilanciati i valori di pH dell'acqua. Questo determina un consumo di cloro maggioritario, evento che tende ad aumentare il pH.
Ad ogni modo, è di fondamentale importanza tenere sotto stretto monitoraggio il pH della piscina, onde evitare spiacevoli incidenti legati ad un atteggiamento negligente nei confronti dei bagnanti: utilizzare al meglio il cloro permette di divertirsi in totale sicurezza, in modo tale da trascorrere i mesi estivi all'insegna del relax, della spensieratezza e del sano divertimento.