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Le lesioni da decubito sono delle vere e proprie piaghe che causano problemi, spesso dolorosi, e che difficilmente riescono a guarire del tutto.
Si è resa, dunque, necessaria la creazione di ausili specifici che permettano di prevenire queste lesioni, specialmente in quei pazienti che rischiano di svilupparle. Non parliamo solo di persone allettate, ma anche di chi, a causa di diverse patologie, è costretto a stare per molto tempo seduto.
I cuscini antidecubito, quindi, rappresentano un validissimo strumento finalizzato a una terapia di prevenzione. Questo crea il giusto supporto per una corretta posizione del paziente, escludendo la formazione delle piaghe da decubito.
Andiamo, dunque, a vedere come funziona un cuscino antidecubito e quale tipologia scegliere per non sbagliare.
Prima ancora di capire quale tipologia di cuscino antidecubito sia più indicato per un paziente, bisogna capire come funziona e quali vantaggi dà alla persona che lo utilizza.
Le persone costrette a letto, o che sono destinate a restarci per diverso tempo, subiscono un aumento della pressione del corpo nel punto in cui esso si appoggia alla superficie del letto. Questo comporta l'alterazione della circolazione del sangue in quel punto specifico, una scarsa ossigenazione dei tessuti e l'insorgere di spiacevoli ulcere.
Tutti questi aspetti sono ulteriormente aggravati dal fatto che l'immobilità dell'individuo comporta necessariamente una scarsa percezione sensoriale, un flusso sanguigno non adeguato e, spesso, fenomeni di incontinenza.
Le aree del corpo che interessano maggiormente questi fenomeni riguardano l'osso sacro e le ossa del bacino. Invece, una persona che si ritrova sulla sedia a rotelle avrà maggiori problemi nella zona sacrale, nella parte bassa della schiena e agli arti inferiori, specialmente nella zona dei talloni.
Per evitare tutte queste spiacevoli situazioni è necessario utilizzare dei metodi preventivi, sia con cuscini antidecubito che con azioni da svolgere costantemente. Per esempio, controllando che la pelle non abbia un'alterazione del colore, oppure ricordando di cambiare spesso posizione, almeno ogni due ore. Il movimento, infatti, contribuisce a una maggiore circolazione del sangue, specie nel punto di netto rallentamento.
In questi casi specifici, il cuscino da decubito aiuta a proteggere il corpo da eventuali piaghe da decubito e, inoltre, contribuisce a migliorare la postura, distribuendo in maniera uniforme la pressione, garantendo la stabilità del tronco e del bacino.
La scelta del giusto cuscino antidecubito è data dalla considerazione di diversi fattori, in primo luogo il peso del paziente. Chi è in sovrappeso, infatti, ha bisogno di materiali ad elevata densità, mentre chi è meno pesante può scegliere un cuscino alto, dalla forma anatomica e che impedisca il contatto diretto con la base del sedile.
Altro fattore da valutare è il grado di immobilità. In questo caso, chi non può muoversi o sollevarsi costantemente, e quindi non ha la possibilità di cambiare spesso posizione, dovrà avvalersi di cuscini ad aria o di quelli multistrato.
Chi, invece, oltre a questi problemi motori presenta anche dei fenomeni di incontinenza, i cuscini antidecubito impermeabili garantiscono il superamento di questa problematica. Il supporto ha un rivestimento lavabile ed è dotato di una seconda fodera traspirante che ne garantisce la corretta igiene.
I vari cuscini antidecubito, inoltre, hanno il particolare vantaggio di essere tutti utili alla correzione dei vizi posturali. Parliamo di quelle posizioni anomale che assume il paziente e che possono essere corrette con l’ausilio di questi cuscini, anche secondo tipologie personalizzate.
In commercio esistono diversi tipi di cuscino antidecubito. Tra questi, i più utilizzati sono quelli ad aria, acqua, in fibra e in gommapiuma.